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alla 1° pagina..) di pigmento nella pelle, nell’iride e nella coroide. Coloro che sono affetti da albinismo subiscono danni esponendosi alla luce solare perché non possiedono alcuna protezione. L'albinismo è una mutazione genetica derivante dall'incrocio di due individui portatori di geni albini; è un carattere recessivo e pertanto si manifesta solamente in soggetti omozigoti per albinismo. La forma classica colpisce maschi e femmine con la stessa frequenza.
Vi sono almeno sei diverse forme d’albinismo. In due di esse le mutazioni genetiche recessive sono in geni diversi e in questi casi, il figlio di due genitori albini può avere un aspetto normale se è un doppio eterozigote, vale a dire se possiede una coppia normale e una mutata di ciascuno dei due geni. L’albinismo oculocutaneo riguarda tutto il corpo, capelli e cute compresi. Con l’albinismo oculare manca il pigmento a livello dell'occhio. La prima forma si manifesta in un neonato su 30-40.000, mentre quello oculare uno ogni 15.000. Alcuni albini presentano anche anomalie delle vie nervose, responsabili della trasmissione delle sensazioni visive dall'occhio al cervello, e pertanto mancano, ad esempio, della visione binoculare.
L'albinismo è frequente anche nei mammiferi e negli uccelli, si verifica pure nei petali, nelle foglie e nei frutti di piante e fiori, è altrettanto frequente nei rettili, negli anfibi e nei pesci. Per l'animale allo stato brado l'albinismo è un handicap poiché rende impossibile una valida mimetizzazione; di conseguenza le probabilità che esso giunga alla maturità sessuale e si riproduca sono scarse. Questo fattore, in unione alla recessività del carattere fa sì che in natura il Boa albino sia estremamente raro. Anche per gli uomini l’albinismo può essere purtroppo fattore di discriminazione. In zone del mondo come l’Africa alcune popolazioni devono ancora imparare a convivere con l'albinismo. In questi casi la società spesso tratta gli albini come cittadini di seconda classe e per loro trovare un lavoro soddisfacente è quasi impossibile.
In Italia le persone albine sono tra 2.500 e 5.000. L'albinismo non è una malattia ma una condizione causata da più di un gene. Due genitori portatori sani hanno in media il 25% di figli albini, uno su quattro. Non esistono registri specifici in Italia del numero degli albini, ma una stima è possibile averla basandosi sulla frequenza con cui questa condizione si manifesta fra i nuovi nati. Il problema di salute è limitato nella maggior parte dei casi alla mancanza di pigmento che protegge occhi e pelle dai danni della luce e dai raggi. Per questo i maggiori rischi riguardano gli albini che vivono in Africa o Australia, dove l'incapacità di sopportare i raggi comporta pericoli seri. In Africa infatti l'incidenza di tumori della pelle sui bimbi albini è altissima.
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03/10/2011 Andrea Sperelli
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