I tumori della mammella e dell’ovaio, in Italia, occupano rispettivamente il primo e il decimo posto fra tutte le neoplasie femminili e possono presentare una caratteristica in comune, la mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2, che da oggi determina la scelta della cura di queste malattie.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha infatti approvato la rimborsabilità di olaparib, una nuova terapia mirata, nel trattamento di prima linea di mantenimento del carcinoma ovarico e nel trattamento del carcinoma mammario metastatico triplo negativo che presentano la mutazione genetica. Olaparib, capostipite della classe dei PARP inibitori, “sfrutta” il difetto molecolare indotto dalla mutazione per potenziare l’efficacia delle cure. Nel 2020, in Italia, sono stimati 55mila nuovi casi di carcinoma della mammella, il 5-7% è legato a fattori ereditari, il 50% dei quali riferibile a una mutazione BRCA ...
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