Impotenza, questione di Dna

Area del genoma associata all’aumento del rischio del disturbo

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Essere impotenti potrebbe avere a che fare con il proprio destino genetico. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Pnas da un team del Kaiser Permanente, secondo cui esiste un’area del genoma associata a un aumento del rischio di sviluppare disfunzione erettile.
La malattia è legata a una serie di cause di natura vascolare, psicologica e ormonale, ma in alcuni casi gli uomini sottoposti alle terapie standard volte a rimuovere gli ostacoli riconosciuti non sembrano beneficiare degli interventi messi in atto.
Lo studio segnala il fatto che in almeno un terzo dei casi la motivazione va ricercata nei geni, e nello specifico nell’area vicina al gene Sim1.
“È la prova a lungo ricercata che esiste una componente genetica della malattia", afferma l'autore principale dello studio, Eric Jorgenson, della divisione di ricerca Kaiser Permanente Northern California. "Si tratta di una scoperta ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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Del 09/10/2018

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