La prevenzione delle malattie cardiovascolari è possibile solo attraverso il mantenimento dei livelli corretti di colesterolo. È quanto ribadito durante l’ultimo congresso nazionale della Società italiana di cardiologia dai ricercatori che hanno lavorato al progetto PaLiMERiCa.
Secondo gli esperti, non è più sufficiente leggere i valori di riferimento del colesterolo e confrontarli con quelli delle proprie analisi, ma ogni paziente - e quindi ogni medico curante - dovrebbe andare oltre considerando il livello in relazione al rischio cardiovascolare, determinato da una serie di fattori: età, familiarità con il tipo di patologie, peso e possibili infarti pregressi.
“Tale passaggio culturale va fatto soprattutto in fase di prevenzione primaria, cioè quando la persona non ha subito alcun evento, è in una condizione di apparente salute, ma magari nasconde già un rischio”, spiega il ...
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