(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) e ansia, tinnito, perdita di appetito, mal di testa e alterazioni dell'olfatto o del gusto», prosegue l'esperto.
I ricercatori hanno esaminato i dati di 41 studi per un totale di 860.783 pazienti in tutto il mondo. È così emerso che le persone in sovrappeso, le donne, i fumatori e gli individui di età superiore ai 40 anni hanno maggiori probabilità di soffrire di Long Covid.
Alcune comorbilità – asma, Bpco, diabete di tipo 2, malattia coronarica, immunosoppressione, ansia e depressione – sono anch’esse associate a un rischio aumentato della patologia.
I dati indicano che le persone vaccinate hanno un rischio ridotto di quasi la metà di sviluppare la condizione rispetto ai non vaccinati. «Questi risultati sono importanti perché ci consentono di capire meglio chi potrebbe sviluppare il Long Covid e anche di supportare i benefici della vaccinazione», concludono gli esperti.
A confermare il ruolo del vaccino è uno studio israeliano dell’Università di Bar-Ilan in corso di pubblicazione. La ricerca, pubblicata fra marzo 2020 e giugno 2021, aveva l’obiettivo di analizzare gli effetti del mancato recupero dalla malattia dopo settimane o mesi dall’inizio dell’infezione.
I ricercatori hanno osservato una probabilità inferiore di sviluppare sintomi a lungo termine come affaticamento, debolezza, mal di testa e dolore muscolare nei soggetti vaccinati. Nello specifico, il rischio di affaticamento si riduceva del 64%, quello di soffrire di emicrania del 54%, del 57% di debolezza e del 68% di dolore muscolare persistente.
Dati confermati anche da uno studio uno studio pubblicato su The Lancet Infectious Diseases da un team del King’s College di Londra. La ricerca segnala che le persone che contraggono il virus nonostante la doppia dose di vaccino mostrano tuttavia una probabilità ridotta del 50% di sviluppare sintomi che si prolungano oltre 4 settimane.
Fra i soggetti infettati, quelli che hanno accusato sintomi di Long Covid sono stati il 5,2% contro l’11,4% dei pazienti del gruppo dei non vaccinati.
La seconda somministrazione del vaccino, quindi, riduce la possibilità di sviluppare una patologia prolungata (oltre 28 giorni) e di manifestare più di cinque sintomi nella prima settimana di malattia e della necessità del ricovero in ospedale.
Lo studio evidenzia inoltre che i vaccinati che contraggono l’infezione mostrano meno sintomi rispetto ai non vaccinati, e la probabilità di essere asintomatici aumenta notevolmente.

Fonte: JAMA Internal Medicine 2023. Doi: 10.1001/jamainternmed.2023.0750
Jama Internal Medicine

Notizie specifiche su: Covid, vaccino, sintomi, 21/04/2023 Andrea Sperelli


Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla newsletter, riceverai le notizie più importanti.

Notizie correlate

Long Covid, nei bambini può durare anche 3 anni

  • Long Covid, nei bambini può durare anche 3 anni Impatto devastante sulla vita di tutti i giorni
    (Leggi)


La sepsi minaccia i neonati

  • La sepsi minaccia i neonati Ne uccide quasi un milione all’anno in tutto il mondo
    (Leggi)


Un virus killer contro i superbatteri

  • Un virus killer contro i superbatteri Allo studio un batteriofago che elimina i patogeni multiresistenti
    (Leggi)


Come il Covid ha invecchiato il cervello dei giovani

  • Come il Covid ha invecchiato il cervello dei giovani L’effetto dello stress cronico indotto dai lockdown
    (Leggi)


La soluzione salina riduce la durata del raffreddore

  • La soluzione salina riduce la durata del raffreddore Due giorni in meno per i bambini che usano le gocce nasali
    (Leggi)


Cosa c’è nel microbioma di quello che mangiamo?

  • Cosa c’è nel microbioma di quello che mangiamo? Sequenziati i metagenomi di migliaia di alimenti
    (Leggi)


Covid, le mutazioni che minacciano il cervello

  • Covid, le mutazioni che minacciano il cervello Alcune alterazioni consentono l’infezione del sistema nervoso centrale
    (Leggi)


Virus Mpox, le raccomandazioni degli esperti

  • Virus Mpox, le raccomandazioni degli esperti Indirizzate a tutti coloro che desiderano informarsi sull’argomento
    (Leggi)


Il vaiolo delle scimmie è emergenza globale

  • Il vaiolo delle scimmie è emergenza globale Lo ha deciso l’Oms sulla base degli ultimi dati a disposizione
    (Leggi)


Il virus Zika e le conseguenze a lungo termine sui bambini

  • Il virus Zika e le conseguenze a lungo termine sui bambini Influenza lo sviluppo fetale e pregiudica l’immunità dei piccoli
    (Leggi)


Il vaccino contro la Dengue sembra efficace

  • Il vaccino contro la Dengue sembra efficace Riduce del 50 per cento le possibilità di contrarre l’infezione
    (Leggi)


La febbre Oropouche è in Italia

Altri virus proteggono i bambini da Covid-19

  • Altri virus proteggono i bambini da Covid-19 Il loro sistema immunitario è più pronto a reagire
    (Leggi)


Virus a RNA, il calcio li alimenta

  • Virus a RNA, il calcio li alimenta Identificato un meccanismo molecolare che può inibirne la propagazione
    (Leggi)


I polifenoli che innescano la risposta immunitaria

  • I polifenoli che innescano la risposta immunitaria Una formulazione nutraceutica mostra una consistente attività antimicrobica
    (Leggi)


Arriva l’estate, come difendersi dalle zanzare

  • Arriva l’estate, come difendersi dalle zanzare Qualche accortezza e soluzioni all’avanguardia per un’estate serena
    (Leggi)


Nuovo ceppo aggressivo del vaiolo delle scimmie

  • Nuovo ceppo aggressivo del vaiolo delle scimmie La nuova versione sta causando un aumento dei contagi
    (Leggi)


Il Long Covid raddoppia il rischio di ricovero

  • Il Long Covid raddoppia il rischio di ricovero Quasi 5.000 morti a causa delle sequele dell’infezione
    (Leggi)


La ferroptosi dietro i casi gravi di Covid

  • La ferroptosi dietro i casi gravi di Covid Possibili nuovi target terapeutici grazie alla scoperta
    (Leggi)