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alla 1° pagina..) fra i 18 e i 60 anni. Grazie alle prescrizioni dei farmaci, gli scienziati hanno potuto identificare le donne e gli uomini che soffrivano di emicrania. Hanno poi confrontato il loro rischio di infarto e ictus ischemico – causato da restringimento o occlusione di vasi che portano il sangue a cervello - ed emorragico - caratterizzato dalla rottura di vasi sanguigni - con quello delle persone della popolazione senza emicrania.
"L'analisi ha mostrato che sia gli uomini che le donne che soffrivano di emicrania avevano un maggior rischio di ictus ischemico - spiega Esposito -. In particolare, le donne che soffrivano di emicrania sono anche risultate a rischio più alto di infarto del miocardio e ictus emorragico. Poiché l'infarto miocardico e l'ictus possono causare disabilità per tutta la vita o addirittura la morte, aver individuato l'emicrania come possibile spia può aiutarci a riconoscere precocemente i soggetti più a rischio e a predisporre interventi e terapie preventive mirate".
Poco chiaro è invece il legame fra l’emicrania e i problemi cardiovascolari, ma secondo Esposito "potrebbero esserci legami con fattori genetici o fattori di rischio comuni, come ipertensione, obesità e fumo e uso di farmaci".
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14/06/2023 Andrea Sperelli
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