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Allo studio di fase I partecipano 50 volontari sani fra i 18 e i 49 anni. Tre gruppi da 10 partecipanti ciascuno saranno vaccinati rispettivamente con dosi da 10, 25 e 50 microgrammi. Dopo la valutazione dei dati, verranno arruolati altri 10 partecipanti per ricevere il dosaggio identificato come ottimale.
Allo studio parteciperanno anche volontari che riceveranno un vaccino contro l’influenza stagionale quadrivalente e costituiranno il gruppo di controllo.
Sono stati pubblicati su Science Translational Medicine i risultati di una sperimentazione condotta su un vaccino molto simile a questo, ma prodotto con una tecnologia diversa dall’mRna. Il vaccino ha stimolato una risposta immunitaria persistente per almeno un anno.
«Sarebbe un importante risultato per la salute pubblica e potrebbe eliminare la necessità sia dello sviluppo annuale di vaccini contro l'influenza stagionale, sia la necessità per i pazienti di sottoporsi a un vaccino antinfluenzale ogni anno», ha evidenziato Hugh Auchincloss, direttore ad interim del Niaid. «Inoltre - ha aggiunto - alcuni ceppi del virus dell'influenza hanno un significativo potenziale pandemico. Un vaccino antinfluenzale universale potrebbe fungere da importante linea di difesa contro la diffusione di una futura pandemia influenzale».
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23/05/2023 Andrea Sperelli
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