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alla 1° pagina..) chirurgico e poi il trattamento adiuvante. Un secondo gruppo di 250 pazienti verrà trattato soltanto in sala operatoria.
Un terzo e ultimo gruppo di 100 pazienti verrà sottoposto a due cicli di immunoterapia, chirurgia e immunoterapia adiuvante, quindi lo stesso trattamento del primo gruppo ma senza vaccino.
"La nostra speranza è quella di poter dare una nuova e più efficace opzione terapeutica a quanti più pazienti possibili - dichiara Ascierto - il vaccino, anche questo prodotto da Moderna, si basa sulla stessa tecnologia adottata per quelli contro il Covid, e quello per la cura del melanoma iniettato per la prima volta in Italia qui al Pascale, lo scorso gennaio. Un vaccino, cioè, che utilizza mRna sintetici progettati per istruire il sistema immunitario a riconoscere specifiche proteine, chiamati neoantigeni, che sono espressione di mutazioni genetiche avvenute nelle cellule malate. Il suo scopo non è quello di prevenire la malattia ma di aiutare e supportare il sistema immunitario dei pazienti a riconoscere e ad attaccare più efficacemente il tumore. Oggi dal melanoma si va negli altri tipi di tumori e nel setting della malattia precoce. Gli studi neoadiuvanti hanno già dimostrato come l'immunoterapia sia un trattamento molto efficace e quindi è il setting di pazienti migliore da selezionare per il vaccino".
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22/10/2024 Andrea Sperelli
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