Un team di ricerca dell’Università di Tor Vergata, a Roma, ha scoperto un nuovo marcatore genetico dell’infarto. Lo studio, pubblicato su Plos One, segnala la presenza nel sangue di chi rischia un infarto di una sorta di “marchio”.
«Non è il primo biomarcatore dell'infarto finora identificato ma è il più importante. Consente, infatti, di individuare in un gruppo di soggetti a rischio quelli a rischio più elevato e che necessitano, pertanto, di interventi terapeutici e preventivi immediati», spiega Giuseppe Novelli, rettore dell'Università di Tor Vergata e tra gli autori principali del lavoro di ricerca.
Allo studio hanno partecipato pazienti con malattia coronarica stabile e pazienti con malattia coronarica instabile, cioè senza e con infarto, allo scopo di individuare le varianti molecolari da usare come biomarcatori.
Gli scienziati si sono serviti in particolare dei microRna, ...
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