Presto la biopsia epatica potrebbe essere sostituita da test non invasivi nella procedura di diagnosi della steatoepatite associata a disfunzione metabolica o MASH.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Nature Medicine da un team della Virginia Commonwealth University School of Medicine diretto da Arun Sanyal che ha preso in esame l’efficacia di 5 test non invasivi per le patologie epatiche.
«Attualmente, la diagnosi di MASH in stadio iniziale richiede una biopsia epatica, che è un processo doloroso, invasivo e costoso. La MASH è una malattia grave e, una volta che il fegato inizia a cicatrizzare, aumenta il rischio di cirrosi, cancro al fegato e morte, lasciando spesso il trapianto come unica opzione di trattamento per i pazienti. I pazienti non mostrano sintomi fino alle fasi avanzate della patologia, quando sviluppano la cirrosi. Non esistono trattamenti approvati dalla FDA», ...
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