I pazienti colpiti da recidiva biochimica di tumore della prostata possono sempre più giovarsi dei benefici del farmaco anti-androgeno enzalutamide. Rispetto alla castrazione farmacologica la nuova terapia si dimostra più efficace, non deteriora la qualità della vita e soprattutto non compromette le funzioni sessuali.
È quanto evidenziato dallo studio EMBARK pubblicato, questo mese, sulla più prestigiosa rivista scientifica a livello mondiale: The New England Journal of Medicine. I risultati degli obiettivi secondari della ricerca internazionale sono presentati al Congresso della European Society for Medical Oncology (ESMO) che si svolge in questi giorni a Madrid. “Fino al 40% dei casi il carcinoma prostatico tende a ripresentarsi anche a distanza di 10 anni - sottolinea Ugo De Giorgi, Direttore Oncologia Clinica e Sperimentale in Terapie avanzate e alte dosi dell'IRCCS Istituto ...
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