Risultati rassicuranti, come li definiscono i ricercatori, arrivano da uno studio pubblicato su Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry e guidato da Massimo Filippi, Professore Ordinario di Neurologia, direttore dell'UnitĂ di Neurologia, del servizio di Neurofisiologia e dell'UnitĂ di Neuroriabilitazione dell'IRCCS Ospedale San Raffaele.
Lo studio, cofinanziato da AISM, ha messo a confronto persone con sclerosi multipla (SM) che hanno avuto l'infezione durante i primi mesi della pandemia con persone con SM che non si erano ammalate.
I risultati del lavoro sono una rassicurazione importante per le persone con sclerosi multipla, quasi 140 mila solo in Italia. Specialmente ora che sono state alleggerite le misure di prevenzione dell'infezione.
“C'è stato un grande timore, con l'avvento della pandemia, che l'infezione da Covid potesse peggiorare la sclerosi multipla, tanto ...
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