La dislessia potrebbe essere trattata con la stimolazione cerebrale non invasiva. A dimostrarlo è una tecnica sperimentata dai ricercatori di Neuropsichiatria Infantile dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con il Laboratorio di Stimolazione Cerebrale della Fondazione Santa Lucia.
È la prima volta che si tenta questa strada per i pazienti affetti dal disturbo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Restorative, Neurology and Neuroscience.
La dislessia è un disturbo di natura multifattoriale (genetica, biologica, ambientale) che porta a una difficoltà nella lettura. In Italia colpisce circa il 3% dei bambini in età scolare con ripercussioni sull'apprendimento, sulla sfera sociale e psicologica. Nei bambini dislessici è stata rilevata la presenza di aree del cervello ipoattive o dal livello di attivazione alterato. Gli studi più recenti hanno dimostrato ...
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