(2° pagina) (Torna
alla 1° pagina..) dalle altre proteine grazie a un processo di “coloramento” che ha consentito ai ricercatori di verificarne il comportamento attraverso l'uso di potenti microscopi.
L'esperimento ha rivelato che le proteine Sumo accorrono presso l'area del corpo incriminata, fermandosi per riparare il danno e poi andandosene. Per far sì che le Sumo si mobilitino c'è però bisogno dell'attivazione di altre due proteine, Pias1 e Pias4, prima di oggi mai collegate alla riparazione del Dna.
La seconda equipe, guidata dalla dott.ssa Joanna Morris del Kings College di Londra, ha seguito invece la riparazione del gene BRCA1, la cui corruzione è legata all'insorgenza del cancro al seno, alle ovaie e alla prostata. Anche in questo caso, l'apporto delle proteine Sumo è fondamentale per il ristabilimento della corretta funzionalità del gene in questione.
Secondo la dott.ssa Morris siamo di fronte al “primo passo verso lo sviluppo di farmaci che possono proteggere le cellule normali dagli effetti collaterali della chemioterapia o migliorare l'efficacia dei trattamenti per il cancro al seno”.
Notizie specifiche su:
Andrea Sperelli
Puoi
fare una domanda agli specialisti del forum
e iscriverti alla newsletter,
riceverai le notizie più importanti. |