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alla 1° pagina..) di interruzioni respiratorie durante il sonno. In alcuni casi i miglioramenti avevano permesso di rinunciare alla CPAP. Non sono emersi effetti collaterali avversi gravi, anche se alcuni pazienti hanno lamentato lievi dolori allo stomaco.
“Questo lavoro – commenta Malhotra – rappresenta una pietra miliare significativa nel trattamento dell’OSA, offrendo una nuova promettente opzione terapeutica che affronta sia le complicazioni respiratorie che quelle metaboliche. Storicamente l’OSA viene gestita con l’utilizzo di dispositivi durante il sonno, la cui efficacia dipende dalla coerenza. Un trattamento farmacologico offre un’alternativa più accessibile. La tirzepatide – conclude Malhotra – potrebbe colpire specifici meccanismi alla base dell’apnea notturna, portando potenzialmente a un trattamento più personalizzato ed efficace. Nei prossimi step prevediamo di progettare nuovi studi clinici per valutare gli effetti a lungo termine del trattamento”.
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02/07/2024 Andrea Sperelli
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