Oltre a essere una fastidiosa condizione, l’insonnia può anche rappresentare la causa di disturbi mentali gravi come l’ansia, la depressione e il disturbo bipolare.
In questo contesto, il trattamento dell’insonnia con un farmaco antagonista regolatore dell’orexina, un neurotrasmettitore che agisce sul sonno, potrebbe avere un ruolo importante ma necessita di indicazioni chiare.
“Oltre un terzo della popolazione mondiale è colpita da insonnia e da disturbi del sonno con frequenti risvegli e problemi di riaddormentamento. Ne soffre il 20% in Italia, in molti casi in forma cronica: sintomi persistenti nell’80% dei casi dopo un anno dalla diagnosi e nel 60% dei casi a 5 anni”, spiega Claudio Mencacci, direttore emerito di psichiatria all’ospedale Fatebenefratelli di Milano e co-presidente della Società italiana di neuro psico farmacologia (Sinpf), impegnata in questi giorni a Milano nel ...
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