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alla 1° pagina..) il rischio nei bambini di allergie alimentari fino all’età di 3 anni, verificando anche il nesso fra diversi animali e le allergie alimentari sia generiche che specifiche.
È così emerso che il contatto con i cani riduce il rischio di allergie a uova, latte e noci, mentre quello con i gatti a uova, grano e soia. Sono stati valutati anche possibili effetti di altri animali domestici, ma non sono emerse associazioni apprezzabili con tartarughe, criceti e uccelli. Considerando solo l’allergia alle noci, avere criceti aveva l’effetto opposto di aumentare il rischio del 93%, anche se poche famiglie avevano questo animale in casa.
«I benefici dell'esposizione agli animali sono stati dimostrati in diversi contesti, e il messaggio generale è che un ambiente ricco di biodiversità promuove lo sviluppo immunitario dei bambini migliorandone lo stato di salute», conclude Okabe.
Fonte: PLOS One 2023. Doi: 10.1371/journal.pone.0282725
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20/04/2023 Andrea Sperelli
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