Molecole ad azione farmacologica che possono essere attivate o disattivate da un raggio di luce. È così che la frontiera dell’optofarmacologia punta a sviluppare nuove terapie, nelle quali il farmaco agisce solo dove serve, con estrema precisione. Utilizzando questa tecnica, il Laboratorio di Neurofarmacologia dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS) ha aperto un nuovo capitolo negli studi sul dolore cronico, dimostrando come l’azione di alcuni farmaci sperimentali sia diversa in base alla regione cerebrale nella quale vengono attivati.
Lo studio, condotto su modelli animali e pubblicato sulla rivista scientifica E-life, ha preso in esame due diversi farmaci che agiscono sul recettore mGlu5, appartenente alla categoria dei recettori metabotropici del glutammato (elementi cruciali nella trasmissione di segnali tra le cellule del sistema nervoso). Entrambi i farmaci sono sensibili ...
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