Dopo la guarigione da un tumore al seno i rischi per un’eventuale gravidanza non superano quelli fisiologici. Lo dimostra uno studio del Policlinico San Martino di Genova pubblicato su Jama, dal quale si evince che gli stessi risultati valgono anche per quelle donne portatrici della cosiddetta mutazione Jolie, cioè le alterazioni dei geni Brca 1 e 2, che aumentano il rischio di cancro al seno.
In particolare, per queste donne finora la gravidanza al termine delle cure oncologiche era sconsigliata perché si temeva una recidiva del tumore e possibili pericoli per l’incolumità del feto potenzialmente esposto agli effetti delle precedenti terapie.
I nuovi dati dimostrano però che a 10 anni dalla diagnosi una paziente su 5 ha avuto una gravidanza senza registrare complicanze o pericoli per i nascituri, né un aumento delle probabilità di ricomparsa del tumore.
"Questi dati dimostrano che, ...
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