I pazienti affetti da COVID-19 anche dopo guarigione presentano sintomi depressivi in maniera significativamente maggiore rispetto ai soggetti sani, e mostrano una ridotta connettivitĂ funzionale locale nella corteccia temporo-parietale.
Questo quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica «Journal of Affective Disorders» condotto da un team di ricercatori coordinato dal prof Fabio Sambataro, Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Padova.
Oltre alle note manifestazioni sistemiche, il COVID-19 può anche provocare sintomi
neuropsichiatrici quali depressione, ansia, fatica mentale, disturbi del sonno e disturbi associati allo stress. Tali sintomi sono verosimilmente associati agli effetti a livello neuronale del virus o ai trattamenti messi in atto, ma possono anche derivare dai fattori psicosociali associati all'infezione del virus, come ad esempio il ...
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