Il cerchio si stringe: la comunità scientifica circoscrive in maniera sempre più definita le aree cerebrali che il virus del Covid va a intaccare, provocando la perdita dell’olfatto.
Si parlerà anche di questo al XV Congresso Nazionale dell’AIMN - Associazione Italiana di Medicina Nucleare e di Imaging Molecolare - di Rimini. Proprio ai legami tra Covid e medicina nucleare sarà infatti dedicata la sessione di apertura del Congresso.
A studiare il legame tra Covid e quelle che in gergo si chiamano anosmia – la perdita dell’olfatto, appunto – e ageusia – l’incapacità di sentire i sapori – sono, sin dall’inizio della pandemia, scienziati di tutto il mondo. Circa la metà dei pazienti colpiti, infatti, lamenta difficoltà nel percepire gli odori; uno su quattro ha problemi con il senso del gusto. E spesso i disturbi si manifestano insieme: non solo perché i sensi di gusto e olfatto sono ...
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