Uno studio apparso su Jama Otolaryngology ha analizzato i benefici e i limiti delle nuove soluzioni di stampa in 3D per la chirurgia maxillo-facciale. I ricercatori, guidati dal prof. Legocki della Tufts University School of Medicine di Boston, sostengono che un protocollo per la stampa in 3D di modelli scheletrici maxillo-facciali non necessiti di abilità informatiche particolari e di un impegno gravoso. I modelli possono essere prodotti anche da centri piccoli, senza pagare dazio in termini di affidabilità e utilità clinica del manufatto.
Gli scienziati hanno esaminato 6 modelli (3 paia), comparando costi, fedeltà anatomica e versatilità clinica. La produzione interna di mandibole pediatriche in 3D è stata messa a confronto con quella di fascia alta di venditori esterni.
I modelli sono stati valutati in base alla fedeltà della superficie anatomica, alla resistenza alla manipolazione ...
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