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alla 1° pagina..) alto è legato a un neo benigno, mentre la riduzione dei livelli della proteina si associa a un maggior rischio di melanoma. «Abbiamo dimostrato che l’espressione di p15 è un biomarcatore affidabile per distinguere un neo da un melanoma», spiega John T. Seykora, autore dello studio. «Speriamo che questa nuova scoperta aiuterà i medici a capire se un neo si trasformerà (o meno) in melanoma».
L'attuale sistema di classificazione dei nei a rischio si basa su alcuni parametri riassunti nella sigla ABCDE. A sta per Asimmetria, in quanto l'irregolarità è una delle caratteristiche del melanoma. B sta per Bordi: anche qui l'irregolarità e la mancata nettezza di un bordo possono suscitare dubbi. C sta per Colore: la variabilità del colore può indurre a pensare a un processo tumorale. D sta per Dimensioni: quando aumentano, sia in larghezza che in spessore, è bene rivolgersi a un dermatologo. E, infine, sta per Evoluzione: in caso di cancro, i cambiamenti succitati si manifestano in un lasso di tempo abbastanza breve.
Ovviamente il sanguinamento e il prurito sono altri segnali da tenere in forte considerazione.
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11/01/2017 Andrea Piccoli
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Gentile Utente
....si se fosse davvero un problema del r. cervicale potrebbe essere [...]
Gentile Utente
Le ho risposto nell'altra Sua mail.
[...]
Gentile Utente,
giusta valutazione quella del Collega fisiatra. Proiezioni dinamiche e un [...]