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alla 1° pagina..) i ricercatori lo hanno addestrato a puntare nuovi oggetti per identificarli.
«Sappiamo che i bambini di 2 anni possono scoprire il significato di una parola nuova sulla base delle parole che già conoscono. Sono cioè in grado di comprendere che la nuova parola 'giraffa' si riferisce a un nuovo giocattolo quando possono vedere anche altri due a loro noti chiamati 'anatra' e 'coniglio'», spiega la dott.ssa Twomey.
Alla base di tutto ciò c'è il concetto di associazione. Secondo gli esperti, i bambini giungono all'obiettivo grazie a una strategia che è nota come «esclusività reciproca». In sostanza, se il giocattolo giallo è la papera e quello marrone è il coniglio, per esclusione quello arancione sarà la giraffa. La cosa sorprendente è che iCub ha imparato la nozione esattamente nello stesso modo.
«Questo nuovo studio - sottolinea Twomey - mostra che il comportamento di esclusività reciproca può essere messo in campo da un 'cervello' elementare, come quello di iCub, che semplicemente impara le associazioni tra le parole e gli oggetti. Infatti, per quanto iCub sembri intelligente, in realtà non può dire a se stesso 'io so che il giocattolo marrone è un coniglio e che il giocattolo giallo è un'anatra, quindi questo nuovo giocattolo deve essere una giraffa'. Questo suggerisce che almeno alcuni aspetti dell'apprendimento precoce si basano su una capacità sorprendentemente potente di fare associazioni che permette ai neonati e ai bambini piccoli di assorbire rapidamente le informazioni da un ambiente di apprendimento molto complicato», conclude la ricercatrice.
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30/11/2016 Andrea Piccoli
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