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alla 1° pagina..) strumento LUCA si propone di superare queste criticità aiutando a distinguere se il nodulo sospetto necessiti di ulteriori indagini più invasive oppure no, combinando al classico ecografo ad ultrasuoni, due sistemi fotonici: un sistema ottico per misurare il flusso sanguigno basato sulla Diffuse Correlation Spectroscopy e un sistema ottico per caratterizzare la composizioni del nodulo basato sulla Time Resolved Near Infrared Spectroscopy.
Il Politecnico di Milano ha un ruolo di primo piano in questo ambizioso progetto in quanto svilupperà lo strumento per la caratterizzazione non invasiva del nodulo tiroideo mediante l’impiego di avanzate tecniche fotoniche. Inoltre l’ateneo milanese ha in capo la validazione dell’intero strumento LUCA presso le proprie infrastrutture di ricerca: tali test di laboratorio consentiranno di verificare l’adeguatezza dello strumento per l’attuazione della fase clinica del progetto. I dipartimenti coinvolti sono il Dipartimento di Fisica e il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, le cui attività per il progetto LUCA sono coordinate da Davide Contini e Alberto Tosi.
«Questo prestigioso risultato è la conseguenza di una ricerca pluridecennale che vede il Politecnico di Milano a livelli di eccellenza nel panorama internazionale nello sviluppo di tecniche fotoniche per la salute», dichiara il gruppo di ricerca Polimi.
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23/06/2016 Arturo Bandini
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Gentile Utente
....si se fosse davvero un problema del r. cervicale potrebbe essere [...]
Gentile Utente
Le ho risposto nell'altra Sua mail.
[...]
Gentile Utente,
giusta valutazione quella del Collega fisiatra. Proiezioni dinamiche e un [...]