La dieta supplementata con chetoanaloghi può essere determinante nel rallentare il decorso della malattia renale cronica (Ckd), rimandando così l'inizio della dialisi. Lo fa notare uno studio pubblicato sul Journal of American Society of Nephrology da un team del Carol Davila Teaching Hospital of Nephrology di Bucarest, in Romania.
La dott.ssa Liliana Garneata spiega: «La dieta è una componente fondamentale nella gestione della Ckd, e diversi regimi dietetici sono stati proposti negli anni».
L'aspetto più importante, ovviamente, è la restrizione proteica e la riduzione dell'assunzione di sodio, con conseguente controllo della pressione arteriosa.
Secondo alcuni studi, l'aggiunta di chetoanaloghi, ovvero analoghi non azotati degli aminoacidi essenziali, può essere d'aiuto. «Nel corpo umano i chetoanaloghi catturano l'azoto e lo trasformano in aminoacidi, che sono i mattoni delle ...
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