La luce ha guidato gli esseri umani da quando hanno imparato a governare il fuoco per difendersi, per cacciare, per plasmare oggetti o per tracciare una nuova via. Ma se un tempo la luce illuminava il mondo che ci circonda oggi la biochimica ci consente di puntare i riflettori sull'infinitamente piccolo, per intervenire con maggiore efficacia su patologie che riguardano i nostri organi interni.
Nel contesto delle ricerche di nuove terapie per il trattamento dei gliomi, i ricercatori dell'Università del Piemonte Orientale hanno individuato una molecola fluorescente altamente specifica (denominata probe 10) che è in grado di legarsi in modo selettivo all'enzima aldeide deidrogenasi 1A3 (denominato ALDH1A3) “illuminandolo”. Questa nuova molecola fluorescente è in grado di “illuminare” solo le cellule tumorali del glioma e non i tessuti sani e potrebbe, quindi, fornire ai neurochirurghi un ...
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