C’è chi lo fa per lavoro, chi vuole eliminare nomi o ricordi legati all’ex partner oppure chi desidera cancellare le tracce di un vecchio disegno ormai sbiadito. I pentiti del tatuaggio in Italia non mancano e aumentano in maniera fisiologica dopo l'estate.
La stagione calda, con il suo corollario di libertà e divertimento, spinge alcuni a prendere coraggio e a rivolgersi a un tatuatore, salvo poi pentirsi immediatamente della scelta fatta.
Secondo i dati raccolti dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), solo nel 2015 le rimozioni di tatuaggi sono state 12mila.
«Togliere un tatuaggio è molto più difficile che farlo, e non sempre è possibile riuscirci - afferma Luca Siliprandi, chirurgo plastico vice presidente di Aicpe -. I tatuaggi si fanno spesso da giovani senza pensare che è un segno che ci accompagnerà per sempre. Molti si stufano, cambiano gusti e ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293476 volte