I soggetti affetti da ipogonadismo e anemia possono beneficiare dell’assunzione di testosterone, superiore al placebo nel correggere l’anemia, come si evince da uno studio pubblicato su Jama Network Open a firma di Karol Pencina del Brigham and Women’s Hospital di Boston.
Fra i non anemici, inoltre, solo una piccola percentuale di quelli trattati con testosterone finisce per sviluppare l’anemia rispetto a chi viene gestito con il placebo.
«La carenza di testosterone causa una lieve anemia. Resta tuttavia da capire se la terapia sostitutiva con testosterone (TRT) possa correggere l’anemia o prevenirne lo sviluppo negli uomini con ipogonadismo», spiega Pencina, autore principale dello studio.
È stata valutata l’efficacia del testosterone nel correggere l’anemia o nel prevenirla in 5.204 uomini, 815 con anemia e 4.379 senza. I soggetti avevano fra i 45 e gli 80 anni, due risultati di ...
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