Nel 2013 con un articolo pubblicato su Science, Lulu Xie e colleghi, al tempo alla University of Rochester Medical Center di New York, avevano dimostrato che durante il sonno avviene una sorta di “pulizia” cerebrale che consente di eliminare tutti i prodotti di scarto dell’attività neuronale accumulati durante il giorno. Fu una scoperta importante che da una parte chiariva uno dei motivi per cui è importante dormire e perché esseri umani e animali sono costretti a riposare ciclicamente e dall’altra apriva le porte a ulteriori studi sulla relazione tra disturbi del sonno e malattie neurodegenerative causate dall’accumulo di sostanze considerate tossiche, come per esempio la beta-amiloide.
Come questo processo avvenisse però non era noto. Fino allo scorso febbraio, quando un gruppo di ricercatori della Washington University di St Louis negli Stati Uniti con un articolo pubblicato su Nature ...
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