Uno dei batteri più temuti dai medici, lo streptococco pneumoniae, avrebbe un punto debole da colpire. A interpretare il ruolo della kryptonite per questo batterio è lo zinco, la cui azione produrrebbe una sorta di decesso per fame dello streptococco.
In pratica, la sostanza riuscirebbe a manipolare la capacità di assorbimento di un metallo essenziale per la sopravvivenza del batterio, ovvero il manganese.
A scoprire il fenomeno è un team di ricerca dell'Università di Adelaide che, attraverso una sperimentazione pubblicata su Nature Chemical Biology, apre la strada a nuovi promettenti trattamenti per la cura di una serie di patologie indotte dalla nefasta presenza del batterio, fra cui polmonite e meningite, malattie che causano più di un milione di morti ogni anno.
Lo zinco agisce bloccando un trasportatore di proteine nel batterio, il PsaBCA. In tal modo, il batterio non riesce ...
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