Sebbene le persone abbiano più familiarità con le conseguenze dell’aterosclerosi a livello di cuore (infarto) e cervello (ictus), questa malattia colpisce molto spesso anche gli arti inferiori (arteriopatia periferica, PAD), e con frequenza crescente, visto anche l’invecchiamento della popolazione. A soffrire di questa condizione, che interessa 40 milioni di persone in Europa e 200 milioni nel mondo, è un italiano su 10, dopo i 40 anni (nelle varie forme, da iniziale asintomatica, ad avanzata). È bene dunque imparare a riconoscerne segni e sintomi perché la terapia medica può solo rallentarne la progressione, ma non ‘cancellare’ il problema.
“Purtroppo questi due anni di Covid-19 – afferma Luca Santoro, presidente eletto della sezione Lazio-Molise della SIMI – sono stati drammatici da questo punto di vista. Stiamo vedendo un gran numero di pazienti con arteriopatia in fase avanzata, ...
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