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alla 1° pagina..) chirurgico che abbiamo riscontrato provenivano dal microbioma del paziente e non da agenti patogeni introdotti dall'ospedale o dalla sala operatoria», ha spiegato Stephen Salipante, tra gli autori dello studio.
Stando ai dati, il 59% degli organismi che provocano infezioni sono resistenti agli antibiotici somministrati prima dell’intervento chirurgico proprio per evitare infezioni post-operatorie.
«Scoprendo i tratti di resistenza agli antibiotici nel microbioma prima dell'intervento chirurgico, sarebbe possibile adattare la terapia antibiotica a ogni singolo paziente per renderla così il più efficace possibile», aggiunge Salipante.
«Nonostante i risultati, un ambiente ospedaliero pulito con strumenti sterili è essenziale», commenta Long.
Le procedure maggiormente a rischio sono le intubazioni e i cateteri, e ovviamente le unità di terapia intensiva sono i reparti con i tassi di infezione più alti dal momento che utilizzano dispositivi invasivi e ospitano pazienti in gravi condizioni.
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23/04/2024 Andrea Sperelli
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