Una sperimentazione effettuata su modello murino evidenzia la possibilità di curare alcuni disturbi infiammatori intestinali con batteri geneticamente modificati. In particolare, il trattamento offrirebbe protezione nei confronti di patologie molto ostiche come ad esempio il morbo di Crohn.
Lo studio è stato pubblicato su Science Translational Medicine da un gruppo di lavoro coordinato da Jean-Paul Motta del Centre de Physiopathologie de Toulouse Purpan (CPTP), nella città francese di Tolosa.
I ricercatori hanno proceduto con la modificazione di due ceppi di batteri Lactobacillus, che una volta introdotti nell'organismo hanno stimolato l'azione del gene preposto alla produzione dell'elafin, una proteina naturale in condizione di deficit nei soggetti affetti da morbo di Crohn e da altre infiammazioni. L'elafin agisce bloccando l'azione dei membri del gruppo di enzimi proteasi noti per ...
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