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Detta anche insufficienza mentale, o frenastenia è una sindrome caratterizzata da un deficiente sviluppo dell'intelligenza con difficile adattamento alla realtà; si differenzia pertanto dalla demenza, in cui si verifica un deterioramento delle funzioni intellettive quando queste sono già completamente sviluppate. Le cause possono essere: genetiche, fattori che intervengono nella vita intrauterina (per esempio, malattie infettive o intossicazioni), sofferenze da parto, malattie dell'età infantile. Le cosiddette pseudoligofrenie non sono legate a cause organiche, ma sono legate a fattori di ordine psicologico-ambientale (scarsa stimolazione ambientale, carenze educative scolastiche, affettive ecc.) o a fattori che interferiscono con l'apprendimento (disturbi visivi, uditivi, malattie somatiche di lunga durata, epilessie ecc.). Si distinguono oligofrenìe gravi, medie, lievi, e forme di ritardo mentale (o intelligenza subnormale).
Il quadro clinico è identificato dalla globale alterazione delle funzioni intellettive con turbe psicomotorie e comportamentali; spesso si associano alterazioni della personalità e aspetti psicopatologici (reazioni abnormi, quadri psicotici, in particolare quadri di tipo schizofrenico).
Il trattamento delle oligofrenìe prevede: la correzione delle eventuali cause organiche; misure di tipo rieducativo e riabilitativo per favorire l'adattamento lavorativo, ambientale e sociale (lavoro "protetto"; se possibile, l'insegnamento scolastico elementare ecc.); eventuale terapia con psicofarmaci (con cautela) per disturbi affettivi, comportamentali e psicotici.
Il recupero di questi pazienti dipende largamente dalla gravità del deficit intellettivo; nelle pseudoligofrenie la prognosi è favorevole se si interviene precocemente.
Diminuzione abnorme del liquido amniotico all'interno della cavità uterina. È dovuto a scarsa produzione, o a eccessivo riassorbimento del liquido (conseguente ad alterazioni soprattutto infiammatorie della membrana amniotica), o a malformazioni dell'apparato urinario fetale.
Si parla di o. quando la quantità del liquido amniotico è inferiore ai 200 cm3. La sintomatologia consiste in uno scarso sviluppo dell’utero rispetto all’età della gravidanza, e in una diminuzione dei movimenti fetali, peraltro causa di dolore per la madre.
Condizione in cui le mestruazioni sono distanziate nel tempo da intervalli più lunghi rispetto ai 28-30 giorni del ciclo supposto "normale".
Si parla di oligo-amenorrea quando si alternano cicli molto lunghi ad assenza di ciclo per più di 3 mesi.
Ritardi mestruali che non siano imputabili ad una gravidanza (che deve quindi essere esclusa tramite il relativo test) e che abbiano carattere di sporadicità sono riferiti frequentemente: legati a fattori contingenti di difficile valutazione (ad esempio situazioni di stress fisico e psicologico, diete o cambi di stagione) non rivestono significato patologico. Al contrario il persistere di cicli ritardati deve essere oggetto di indagini adeguate da parte del medico specialista in quanto si potrebbero configurare:
- Sindrome dell'ovaio policistico
- Ovaio multifollicolare
- Triade dell'atleta (stress da eccessiva attività fisica e regole alimentari restrittive)
- Iperplasia surrenalica
- Disturbi del comportamento alimentare come anoressia nervosa e bulimia
- Ipotiroidismo
- Tireotossicosi (ipertiroidismo)
- Iperprolattinemia o tumore alla ghiandola pituitaria
- Stress emotivo o fisico
- Perimenopausa o menopausa precoce
- Malattie croniche o uso di farmaci.
Si dice di acqua minerale con basso contenuto di sali; in particolare, secondo la legge italiana, è definita oligominerale l'acqua che, riscaldata a 180 °C, presenti un residuo fisso inferiore a 500 mg/l. Le acque oligominerali sono essenzialmente diuretiche: vengono infatti rapidamente assorbite e rapidamente eliminate attraverso i reni. L'assunzione quotidiana di 1-2 l. di acqua oligominerale favorisce l'eliminazione delle scorie azotate dall'organismo ed è un valido contributo alla prevenzione della calcolosi renale.
Diminuzione della quantità di liquido seminale nelle eiaculazioni.
riduzione del numero degli spermatozoi
Diminuzione del numero degli spermatozoi presenti nel liquido seminale. Tra le cause di oligospermìa vi sono l’abuso di alcol o di sostanze stupefacenti, l’assunzione di alcuni farmaci, le infezioni delle vie genitali, alcune malattie sistemiche, il varicocele, il criptorchidismo e alcune disfunzioni ormonali; vi sono infine una forma psicogena e una idiopatica. L’oligospermìa è causa di ipofertilità ma non di sterilità.
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