Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di bob (del 06/02/2012 @ 00:08:51, in Lettera M, visto n. 833 volte)
Malformazione congenita caratterizzata dalla mancata chiusura del canale vertebrale per cui le meningi vengono esposte all’esterno, oppure sono ricoperte da cute irsuta e con tragitti fistolosi. Si possono verificare erniazione delle sole meningi oppure di tutto il midollo.
Di bob (del 06/02/2012 @ 00:04:00, in Lettera M, visto n. 722 volte)
Sepsi provocata da meningococco associata a meningite. Si manifesta con un’intensa prostrazione con petecchie e macchie purpuriche. Può favorire la sindrome di Waterhouse-Friderichsen. La terapia prevede l'assunzione di penicillina o cefalosporine di terza generazione.
Sinonimo di Neisseria meningitidis
Di bob (del 06/02/2012 @ 00:09:39, in Lettera M, visto n. 707 volte)
Infezione dell’encefalo e delle meningi. Può essere provocata da amebiasi, punture di zecche e infezioni di altri virus.
Di bob (del 06/02/2012 @ 00:10:20, in Lettera M, visto n. 988 volte)
Infiammazione che interessa il midollo spinale e le meningi (aracnoide e pia madre). Solitamente causata da infezioni da fungo o da microrganismi (per es. cryptococcus neoformans).
si tratta di una sindrome infiammatoria che interessa le radici nervose e le meningi del midollo spinale: è caratterizzata da dolori generalizzati alla colonna vertebrale, dolori lancinanti nelle regioni che sono sede del processo, rigidità della nuca. Se colpite le radici anteriori si ha paralisi atrofiche degenerative: nei muscoli degli arti superiori o degli arti inferiori, a seconda che il processo si ha a livello del rigonfiamento cervicale o di quello lombosacrale.
operazione chirurgica in cui si ha il prelievo del ginocchio e di uno o più menischi colpiti o danneggiati. L'intervento è compiuto con un’apertura totale della capsula articolare o "in artroscopia"ovvero si ha introduzione un apposito strumento ottico (artroscopio) nella cavità dell'articolazione. Oggi le operazioni di meniscectomia tendono ad essere conservativi: non si asporta cioè l'intero menisco, ma solo la zona danneggiata. È stato notato che soprattutto nei soggetti che praticano attività fisica, la mancanza totale del menisco può determinare instabilità dell’articolazione.
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