Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di E.F. (del 03/04/2013 @ 12:29:31, in Lettera L, visto n. 702 volte)
Per calcolosi o litiasi si intende la formazione di calcoli nelle cavità attraverso cui defluiscono liquidi fisiologici prodotti da un organo (es. l'urina prodotta dal rene ecc.). La presenza di calcoli può causare infezioni e/o dolori di tipo colico. I calcoli possono ostruire il deflusso del liquido prodotto dall'organo in cui si formano causandone il ristagno e provocando danni come ittero post-epatico nel caso di calcoli biliari, atrofia da compressione del parenchima renale, degli ureteri, del parenchima delle ghiandole salivari con ristagno della secrezione.
Sono frequenti la litiasi biliare o colelitiasi, la nefrolitiasi o calcolosi renale, i calcoli dei dotti salivari o scialolitiasi.
Malattia infettiva il cui agente patogeno è Listeria monocytogenes. Fra i sintomi e i segni clinici si riscontrano febbre alta, meningite, osteomielite, endocardite, peritonite, paralisi dei nervi cranici e colecistite. Il trattamento utilizza antibiotici (penicillina e aminoglicosidi). È molto grave se contratta in gravidanza, poiché l'infezione si trasmette al feto per via transplacentare. Il contagio può anche avvenire durante il parto.
È un batterio gram-positivo asporigeno, aerobio, mobile, agente eziologico della listeriosi. Gli esseri umani e diversi animali domestici infettati costituiscono il serbatoio del batterio, che viene eliminato soprattutto con le feci; la trasmissione può avvenire per inalazione di polveri o per ingestione di acqua o cibo contaminati.
Enzima in grado di distruggere la membrana cellulare dei batteri. È presente nella saliva, nelle lacrime e nel siero.
Organulo presente all'interno delle cellule, nel citoplasma. I lisosomi contengono enzimi che idrolizzano quasi tutte le macromolecole biologiche. I lisosomi primari derivano direttamente dall'apparato del Golgi e si fondono con altre formazioni vescicolari per formare lisosomi secondari, i quali contengono anche materiale derivato dall'ambiente extracellulare o da processi di autodigestione cellulare. L'alterazione del normale funzionamento dei lisosomi è il meccanismo all'origine di alcuni stati patologici caratterizzati da un accumulo abnorme di materiale all'interno delle cellule. Si tratta in genere di alterazioni metaboliche congenite, trasmesse per via ereditaria, con deficit degli enzimi localizzati sui lisosomi.
Di E.F. (del 29/03/2013 @ 09:16:42, in Lettera L, visto n. 1475 volte)
E' il nome commerciale di una soluzione disinfettante acquosa contenente aldeide formica (6-7%),recentemente sostituita da sali d'ammonio organici, idrato di sodio (20%) e olio di ricino. Viene generalmente profumata con essenza di timo e di lavanda.
Si presenta come un liquido giallognolo, spumeggiante e solubile in acqua.
E' dotata di proprietà disinfettanti, detersive e deodoranti; viene impiegato diluito in acqua all'1% per irrigazioni, al 2% per uso esterno e al 3% per disinfezioni di ambienti, indumenti, ferri chirurgici, ecc..
La lisina è un amminoacido polare essenziale, vale a dire che l'organismo non riesce a sintetizzarla e va quindi assunta attraverso l'alimentazione. Lisina e vitamina C formano la L-carnitina, una sostanza che migliora l'ossigenazione, la resistenza allo stress e alla fatica e il metabolismo dei grassi.
Fa parte anche della composizione chimica del collagene, la proteina che costituisce le ossa e le cartilagini. La lisina è necessaria per lo sviluppo e la fissazione del calcio nelle ossa e favorisce la formazione degli anticorpi.
Una eventuale carenza di lisina può provocare anemia, perdita dei capelli, deficit di concentrazione, stanchezza, perdita di peso, sviluppo ritardato e disordini riproduttivi.
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