Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Riduzione dell'assorbimento di sostanze nutritive(proteine, zuccheri, grassi, vitamine e minerali) a livello intestinale, il paziente quindi non assimila.
Le cause possono essere molteplici e sono legati ai difetti della mucosa intestinale (morbo di Crohn, il morbo celiaco, le sprue tropicale); le infezioni come la parassitosi; assunzione di farmaci (lassativi, colestiramina); patologie cardiovascolari (ischemia intestinale, scompenso cardiaco); e patologie sistemiche (diabete, ipertiroidismo)
L’individuo affetto da questa sindrome perde peso, è denutrito, disidratato, anoressico.
I sintomi sono variabili: diarrea (alterato assorbimento o aumentata secrezione di acqua ed elettroliti), steatorrea (aumentata escrezione fecale di grassi normalmente inferiore a 7 gr al giorno), flatulenza e sensazione di pancia gonfia, dovuta alla fermentazione batterica di zuccheri non assorbiti, anemia, disturbi ossei, eruzioni cutanee. Segni indiretti possono essere la glossite, la cheilosi angolare e la stomatite, espressione di deficit di ferro, vitamina B12 ed altre vitamine
Dall’esame chimico-fisico delle feci e quello batteriologico-parassitario si ricava la diagnosi.
Lievito che causa la dermatomicosi nell’uomo (pityriasis versicolor) e determina alterazione della melanogenesi. Nei pazienti con AIDS provoca infezioni cutanee che partecipano all'insorgenza della dermatite seborroica.
Genere di lieviti non fermentanti presenti sulla cute dell'uomo e sulla pelle degli animali. Tra le diverse specie, Malassezia furfur infetta la cute dell'uomo provocando la dermatomicosi detta pitiriasi versicolore mentre l’altra specie Malassezia pachydermatis causa l’otite nei cani.
Fisiologo francese, 1842-1909.
una cura desueta che consiste nell’iniettare una piccola quantità di sangue di un individuo colpito da malaria (contenente Plasmodium vivax) in pazienti affetti da paralisi progressiva o da neurosifilide.
La malaria è una malattia febbrile causata da protozoi del genere Plasmodium. Esistono diversi tipi di malaria che colpiscono i Rettili, gli Uccelli e i Mammiferi. La zanzara anofele femmina (il maschio non punge l'uomo) inocula lo stadio infettivo del parassita (sporozoita); dal sangue, dopo mezz'ora ca., arriva al fegato dove si riproduce. Dopo una settimana migliaia di parassiti si riversano nel sangue e attaccano i globuli rossi; al completamento del ciclo riproduttivo rompono le membrane dei globuli e ne attaccano altri. Alcuni parassiti si trasformano in gametociti che vengono risucchiati dalla zanzara anofele nel cui corpo danno origine a nuovi sporozoiti infettanti. L'uomo viene parassitato da quattro specie di plasmodi, la cui diversa azione patogena è collegata alla durata delle varie fasi del ciclo biologico.
La malaria si manifesta con un forte accesso febbrile quando i globuli rossi parassitati si rompono e talvolta ha tipiche caratteristiche di intermittenza. Successivamente però gli aumenti della temperatura corporea seguono il ciclo di maturazione dei plasmodi. Poiché ogni rialzo febbrile causa la distruzione di globuli rossi, il malato diventa anemico; inoltre può avere alterazioni del sistema vasale e della circolazione, lesioni renali e surrenali fino ad arrivare alla cachessia e alla morte. A diffusione endemica nelle zone tropicali di tutto il mondo, per mezzo delle bonifiche e della lotta alle zanzare, la malaria è scomparsa dalle zone italiane nelle quali era presente (Sardegna, Sicilia ecc.). Può essere prevenuta mediante la profilassi antimalarica a base di clorochina. Lo svilupparsi di ceppi di plasmodi resistenti alla clorochina ha reso più difficile la prevenzione (attualmente i decessi sono due milioni ca. per anno, soprattutto bambini delle aree rurali dell'Africa). Nei casi di maggior difficoltà si ricorre al chinino (associato ad antibiotici) e alla meflochina. I nuovi farmaci (meflochina, halofantrina, malarone, atovaquone) sono meno adatti della clorochina per i costi, la tossicità, la scarsa efficacia e praticità. Buoni risultati si sono ottenuti con l'artemisina (artesunate). Sono allo studio vaccini di diverso tipo. Nei paesi più colpiti si impiegano zanzariere trattate con insetticidi.
Termine che fa riferimento all'arcata zigomatica o alla guancia.
|