Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Che causa la formazione di un trombo (grumo di sangue).
La trombocitemia essenziale (TE) o idiopatica o emorragica è una malattia caratterizza dall'aumento persistente delle piastrine (chiamate anche trombociti) nel sangue periferico.
La trombocitemia è una malattia abbastanza rara, compresa nel gruppo delle malattie mieloproliferative croniche assieme alla policitemia vera, alla leucemia mieloide cronica e alla mielofibrosi idiopatica. Tutte queste malattie hanno in comune l'origine dalle cellule staminali del midollo emopoietico e, sebbene ognuna di esse abbia delle caratteristiche peculiari, spesso il quadro clinico si sovrappone, rendendo difficile una diagnosi sicura fra queste quattro malattie. Così, se è vero che nella trombocitemia essenziale si ha sempre un aumento delle piastrine, è pure vero che un loro aumento può verificarsi nelle altre tre malattie; inoltre nella trombocitemia idiopatica, prima o poi durante il decorso della malattia, possono aumentare i globuli bianchi e, molto raramente, anche i globuli rossi.
Coagulo di sangue all’interno dei vasi sanguigni o nel cuore in seguito a un anomalo processo di coagulazione del sangue. Possono essere di tre tipi: bianchi, formati da piastrine; rossi, che oltre a piastrine e fibrina contengono anche globuli rossi; variegati o misti. Inoltre può distinguersi in ostruttivo, se occupa tutto il lume del vaso; parietale, se ne ostruisce solo una parte; a cavaliere, se posto alla biforcazione di due vasi.
Enzima derivato dalla protrombina: nel processo di coagulazione del sangue determina la conversione del fibrinogeno in fibrina.
Il tri-test si effettua preferibilmente tra la 15a e la 17a settimana di gravidanza, consiste nel dosaggio di tre ormoni circolanti nel sangue materno durante la gravidanza, tali sostanze prodotte dal feto e dalla placenta sono l'alfafetoproteina (AFP), l'estriolo-non-coniugato (uE3) e la gonadotropina corionica (hCG).
L'epoca di gestazione va determinata con esattezza, infatti, la concentrazione degli ormoni varia durante la gravidanza.
La valutazione combinata di queste tre sostanze e di altri parametri (eta' materna, peso, fumo, etcc.) permette di individuare le donne con un rischio aumentato di partorire un feto affetto da Sindrome di Down, difetti del tubo neurale o da altre anomalie cromosomiche.
Rischio aumentato per Sindrome di Down
ATTENZIONE: il TRI-TEST può stabilire se esiste una probabilità' maggiore rispetto ad un valore di riferimento scelto (cut-off), che il feto sia affetto, ma non significa che il feto sia sicuramente malato. Il valore del cut-off, puo' cambiare da regione a regione.
La diagnosi puo' essere accertata solo attraverso l'indagine citogenetica fetale (amniocentesi).
In questo caso e' la coppia che deve decidere se sottoporsi o meno all'amniocentesi, non e' infatti obbligatorio eseguire l'amniocentesi.
Rischio non aumentato per Sindrome di Down
ATTENZIONE: Un rischio di S. di Down inferiore al cut-off, non esclude completamente la possibilita' che il feto sia affetto dalla Sindrome o da altre anomalie cromosomiche. Il tri-test e' in grado di individuare circa 2 feti su 3 affetti da S. di Down e 3 feti su 4 affetti da trisomia 18.
Vedi Sindrome di Down.
Il triptofano è un amminoacido essenziale, vale a dire che deve essere assunto tramite l'alimentazione, dato che l'organismo umano non è in grado di sintetizzarlo.
Il triptofano è anche un precursore della serotonina (un neurotrasmettitore), della melatonina e della niacina.
Il triptofano è stato utilizzato a lungo come integratore alimentare. Per la sua proprietà di stimolatore dei livelli di serotonina, il triptofano si è rivelato un rimedio efficace per indurre sonnolenza.
Nel 1989, tuttavia, si è verificata una misteriosa epidemia di una malattia autoimmune denominata sindrome eosinofilo-mialgica attribuita a una partita di triptofano sintetizzata in maniera errata.
Per aumentare la resa del prodotto e ridurre i costi, vi fu un intervento di manipolazione genetica che provocò una corruzione della sostanza.
In quanto integratore alimentare, il triptofano fu ritirato dal mercato, ma è ancora presente come farmaco da utilizzare in psichiatria come antidepressivo.
In natura, il triptofano si trova in buone percentuali all'interno di cioccolato, avena, banane, arachidi, latte e suoi derivati.
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