Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Inclusioni citoplasmatiche formate all' interno dei globuli rossi in seguito alla precipitazione di emoglobina. Sono osservati in caso di deficit di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi che caratterizza il favismo e si manifesta in alcune emoglobinopatie.
L' helicobacter pylori è un bacillo incurvato a forma di C o a spirale. È mobile grazie alla presenza di due o più flagelli. Si annida nello strato di muco che riveste lo stomaco e pur essendo sensibile alla maggior parte degli antibiotici, si preferisce usare per la sua eradicazione, una terapia combinata, basata sull'associazione di diversi farmaci (es. antibiotici, inibitori della pompa protonica, antistaminici, etc) a causa della scarsa efficacia che avrebbe un singolo farmaco in un ambiente così acido come quello in cui si annida l'helicobacter. Si associa talora a fenomeni dermatologi come orticaria e rosacea pustolosa, ma l'associazione più importante è quella con la malattia peptica e l'adenocarcinoma gastrico.
L'infezione da Helicobacter Pylori è una delle più diffuse al mondo.Il batterio è la principale causa di gastrite cronica ed ulcera peptica gastrica e duodenale;esso è inoltre responsabile del linfoma gastrico MALT. Le vie di trasmissione non sono ancora state del tutto chiarite, ma pare che il batterio si trasmetta in via oro-fecale.
La gastrite cronica da H.P. decorre asintomatica nella maggior parte dei casi, ma in una piccola percentuale di soggetti infettati si può sviluppare ulcera peptica gastrica e duodenale, con dolori "alla bocca dello stomaco", bruciori, nausea, gonfiore. La diagnosi di infezione da H.P. può essere effettuata con tests non invasivi, quali il C13 Urea Breath test, un esame che viene effettuato facendo soffiare il paziente in una provetta dopo aver bevuto una soluzione contenente una piccola quantità di urea marcata con carbonio13, e l'esame delle feci. Sarà poi opportuno effettuare una esofagogastroduodenoscopia per valutare se l'infezione ha causato danni e di che entità.
Il trattamento dell'infezione è raccomandato nei pz con ulcera peptica, linfoma gastrico MALT(che si risolve, eradicando l'infezione, nella maggior parte dei casi), nei pz con gastrite atrofica, stretta familiarità per cr. gastrico, pregressa gastroresezione. E' soltanto consigliato, invece, nei pazienti con dispepsia ( difficoltà alla digestione, bruciori, gonfiore) NON ulcerosa. Non c'è nessuna indicazione, per ora, al trattamento dell'infezione in pz asintomatici.
IL trattamento viene effettuato, nella maggior perte dei casi, come triplice terapia: inibitore di pompa protonica (es.:omeprazolo, lansoprazolo, ecc.)+ claritromicina (250/500 mg) + metronidazolo o amoxicillina, 2 volte al dì per una settimana.
Tratto del tubulo renale dalla caratteristica forma a U. Prende il nome dal fisiologo e anatomico Friedrich Gustav Jacob Henle (Baviera, 1809 - Gottinga, 1885). E' interposto tra il tubulo prossimale e il tubulo distale. Insieme ad essi compone il tubulo renale: formando un’ansa, mette in comunicazione il tubulo contorto prossimale con il tubulo contorto distale, si approfonda nella massa renale, talora attraversando completamente la midollare del rene arrivando alla sua estremità interna. In ogni ansa viene distinta una branca discendente e una branca ascendente. La porzione discendente ha la funzione di riassorbire l'acqua ed è, quindi, permeabile ai liquidi. La porzione ascendente è invece impermeabile ed è deputata al riassorbimento di soluti.
Il ramo discendente e la porzione inferiore del ramo ascendente presentano delle pareti molto sottili per cui formano il cosiddetto segmento sottile dell’ansa. La parte superiore del ramo ascendente dell’ansa quando diretto verso la corticale torna ad avere pareti spesse, come quelle delle altre porzioni del sistema tubulare. Tale parte dell’ansa è chiamata segmento spesso del ramo ascendente. Insieme ai vasa recta ha un ruolo attivo nella funzione del rene specialmente nella concentrazione dell’urina.
Di bob (del 19/01/2012 @ 16:21:40, in Lettera H, visto n. 1080 volte)
Sindrome caratterizzata dall’associazione tra mastocitosi cutanea, bassa statura, microcefalia, ipoacusia di conduzione e dismorfismi. Osservata solo in due femmine: una con sviluppo mentale normale, nata da genitori consanguinei e l'altra con grave ritardo psicomotorio da genitori non consanguinei. La trasmissione è probabilmente autosomica recessiva.
Infezione del derma con decorso acuto, causata da un virus. Colpisce preferenzialmente soggetti adulti e anziani; viene denominato comunemente fuoco di Sant’Antonio. È causato dallo stesso virus della varicella (virus della varicella zoster, VZV, della famiglia degli Herpes virus). È una varietà di herpes, a decorso acuto, dovuta allo stesso virus che provoca la varicella, che si annida nei gangli nervosi spinali producendo una particolare manifestazione, con dolori e bruciori localizzati e, dopo uno o due giorni, con lesioni vescicolari nella regione dei nervi intercostali, del plesso brachiale, del trigemino e del nervo sciatico. Le vescicole sono raggruppate su un solo lato del corpo e si rompono una settimana dopo la loro comparsa lasciando una macchia bruna. Esiste anche una forma oftalmica che è la più rara, ma anche la più grave a causa delle complicazioni oculari che si creano. In genere il risveglio del virus in chi è stato colpito dalla varicella è dovuto a condizioni particolari (sforzo fisico, terapie cortisoniche, esposizione al sole ecc.). Attualmente si interviene tempestivamente con antivirali (aciclovir) che, fra l'altro, possono diminuire le probabilità di una nevralgia successiva.
L' herpes genitale è una malattia a trasmissione sessuale causata nella maggior parte dei casi da un'infezione da human herpes virus 2 (HHV2), o meno frequentemente da un'infezione da human herpes virus 1 (HHV1). L'herpes genitale si manifesta con ulcere genitali dolenti e ricorrenti ed è più frequente nel sesso femminile. Al momento della visita dermatologica, è importante ricercare tutte le possibili cause di ulcere genitali, sia veneree (es. sifilide, ulcera molle, etc) che non veneree (es. afte, malattia di Behcet, etc).
|
<
|
gennaio 2021
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
| | | | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
|
|
|
|
|
|
|