Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Foglietto embrionale formato attraverso un processo di introflessione della lamina embrionale, all'inizio della terza settimana di vita intrauterina. Da esso prende origine l'epitelio dell'apparato digerente e le ghiandole a questo annesse.
In particolare, l'endoderma dà origine all'intestino primitivo (anteriore, medio e posteriore), da cui prendono vita l'epitelio dell'apparato respiratorio, dell'apparato digerente e delle ghiandole ad esso annesse (fegato, pancreas, ecc.) e di una parte dell'apparato urinario (vescica urinaria e uretra).
Termine con cui vengono indicate le uveiti diffuse. Si tratta di una grave infezione bulbo oculare, in genere secondaria ad interventi chirurgici o ad infezioni oculari. Alcuni pazienti sono particolarmente a rischio per le loro condizioni generali di salute (es. diabete). Si manifesta con calo del visus, dolore eventualmente irradiato anche alla regione periorbitaria, fotofobia e intenso rossore dell'occhio. Spesso è anche associata a secrezione mucopurulenta. Non sono tuttavia rari i casi in cui alcuni di questi sintomi mancano.Il rischio è quello di subire una riduzione visiva successivamente alla lesione di una o più strutture oculari e, nei casi più gravi, potrebbe verificarsi anche la perdita dell'occhio. A seconda della gravità dell'infezione e del tempo trascorso tra l'intervento (nei casi di endoftalmite postchirurgica) e l'endoftalmite, il chirurgo oculista può scegliere, come terapia, tra la sola iniezione di antibiotici o l'intervento.
Liquido contenuto nelle cavità del labirinto membranoso dell'orecchio interno, ossia all'interno della coclea, dei canali semicircolari e del vestibolo. Presenta un aspetto lattescente e contiene in sospensione concrezioni calcaree (cristalli di aragonite, otoliti, statoliti). Si differenzia dalla perilinfa, che si trova nelle rampe timpanica e vistibolare della coclea, per la concentrazione bassa di sodio ed elevata di potassio, quest'ultima fondamentale per tutti i fenomeni elettrici associati alle membrane delle cellule sensoriali dell'orecchio interno. È presente inoltre una forte concentrazione di proteine.
Tessuto di rivestimento dell'interno dell'utero che si sfalda durante il periodo mestruale causando le perdite di sangue.
Tessuto di rivestimento dell'interno dell'utero che si sfalda durante il periodo mestruale causando le perdite di sangue.
Malattia caratterizzata dalla presenza in regioni anomale di tessuto tipico della mucosa uterina: il tessuto può trovarsi nello spessore dei fasci muscolari dell’utero, oppure in ovaie, tube,vescica, sigma e i legamenti dell’utero. Il sintomo principale è il dolore pelvico durante le mestruazioni a cui possono associarsi dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali), stitichezza, dolori inguinali, disturbi vescicali, sterilità. La terapia prevede, a seconda dei casi, la somministrazione di farmaci come la leuprorelina o l’asportazione chirurgica del tessuto endometriosico.
Infiammazione della mucosa uterina dovuta ad agenti microbici, stimoli meccanici e tossici, disturbi circolatori. Quelle di origine microbica sono dovute vari batteri (streptococco, gonococco, colibacillo, enterococco, stafilococco ecc.); possono insorgere durante il puerperio o essere conseguenti a infezioni batteriche in altre sedi del tratto urogenitale. Le endometriti tossiche possono manifestarsi nel corso di malattie infettive acute; quelle meccaniche sono determinate ad esempio da IUD (spirale) applicati per correggere una stenosi uterina o per scopi antifecondativi. Il sintomo prevalente è dolore alla regione sovrapubica; può esserci febbre elevata nella fase acuta e lieve in quella cronica. Inoltre è presente dismenorrea, menorragia e perdite intermestruali purulente o mucopurulente. Le conseguenze più frequenti dell’endometrite sono l’aborto o la sterilità. La terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici, locale o generale; è necessario inoltre un adeguato riposo.
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