Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Accumulo di liquido nei setti alveolari e negli spazi extracellulari del parenchima polmonare, associato a congestione e dilatazione dei capillari del circolo polmonare. Il liquido, così interposto fra aria alveolare e sangue capillare, provoca un'alterazione della meccanica polmonare e della diffusione dei gas respiratori; le conseguenze sono: difficoltà all'espansione della gabbia toracica e allo scambio di ossigeno e anidride carbonica. Può determinare insufficienza respiratoria acuta, anche letale. In virtù dell'energia gravitazionale, il liquido edematoso viene disposto nei segmenti polmonari inferiori a paziente seduto, mentre in posizione reclinata viene raccolto nei segmenti dorso-posteriori. Nel caso la petologia sia avanzata, si osserva il progressivo ingombro dell'albero respiratorio da parte del trasudato fino all'emissione attraverso la bocca del paziente di un liquido schiumoso rosato, composto dal fluido edematoso mescolato ad aria e sangue. Il quadro patologico comprende tosse, dispnea intensa, cianosi, espettorato schiumoso, ipotensione sistemica associata ad aumento della frequenza cardiaca fino al collasso cardiocircolatorio. La causa più frequente è costituita da una insufficienza cardiaca del ventricolo sinistro, che genera un ristagno di sangue nei polmoni, insieme ad un aumento della pressione nei capillari e travaso di trasudato negli spazi extracellulari. Possono provocare edema polmonare acuto l'embolia polmonare, allergie sistemiche, shock, inalazione di gas tossici, sovraccarico venoso per eccessiva introduzione di liquidi per via endovenosa, in particolar modo in soggetti con disfunzioni renali, la permanenza senza acclimatizzazione a notevoli altitudini. La terapia consiste nella somministrazione di diuretici per via endovenosa, morfina, di ossigeno ed eventualmente digitalici.
Fuoriuscita dall'ano della parete anteriore del retto prolassato spinta dalle anse intestinali. Nelle forme lievi questo avviene solamente con lo sforzo per l'evacuazione. Nelle forme più gravi il retto tende a fuoriuscire costantemente dal margine anale causando incontnenza fecale, infiammazione della parete rettale, ulcerazioni e sanguinamento. La terapia, nelle forme più gravi è chirurgica.
Sigla dell'acido etilendiaminotetracetico, composto chelante. E' utilizzato come anticoagulante nella raccolta del sangue.
Informazione sui processi fisiologici relativi alla riproduzione e alla vita sessuale e orientamento a una corretta vita di coppia e di relazione con il fine di educare bambini e adolescenti a una sessualità equilibrata. L'informazione investe le strutture anatomiche e i processi fisiologici preposti alla sessualità, alla riproduzione e al suo controllo (per esempio, le nozioni relative alla contraccezione). L'aspetto informativo, però, non esaurisce il problema, bensì deve avere come scopo l'apprendimento delle relazioni umane, l'integrazione dei sentimenti e delle emozioni profonde, che inevitabilmente coinvolgono la sfera della sessualità. Una educazione sessuale basata su proibizioni e informazioni reticenti porta alla ricerca autonoma di informazioni (ad esempio tra coetanei oppure su pubblicazioni pornografiche ecc.) oltre che a una percezione della sessualità distorta, che genera ansia. Per questo, troppo spesso si osserva un comportamento immaturo e confuso e il diffondersi di modalità disfunzionali di espressione sessuale. Un primo passo per spezzare questo circolo vizioso così dannoso dovrebbe essere un atteggiamento più accogliente e disponibile dell'educatore (genitore, insegnante o animatore) verso la curiosità e il bisogno di confronto e di apprendimento, che il bambino e poi l'adolescente manifestano, quando sono messi nelle condizioni di esprimersi liberamente.
Sinonimo di dolcificanti: sostanze utilizzate per addolcire alimenti e altri prodotti che entrano in contatto con il cavo orale, ad esempio i farmaci o il collutorio. Alcuni di essi si trovano in natura, altri vengono sintetizzati in laboratorio. I dolcificanti stimolano il pancreas a sintetizzare l'insulina, l'ormone che regola il comportamento delle cellule facendogli assorbire il glucosio. Di conseguenza la concentrazione di glucosio nel sangue (la glicemia) diminuisce. L'iperinsulinemia stimola l'appetito, creando così un paradosso. Chi vuole dimagrire utilizza i dolcificanti per risparmiare calorie, ma deve poi far fronte a un senso di fame accentuato.
Sigla di elettroencefaloaudiometria.
Elettroencefaloaudiometrìa. Tecnica diagnostica per mezzo della quale vengono studiate le modificazioni dell'attività elettrica della corteccia cerebrale provocate da uno stimolo acustico. Consente di verificare se la via acustica è integra; è molto importante nei bambini di età inferiore a due anni ai quali vada applicato precocemente un apparecchio acustico, per accertare l'esatto livello di soglia acustica. La risposta è influenzata dal sonno, fisiologico o indotto con farmaci, ed è condizionata da fenomeni di abitudine.
Sigla di elettroencefalogramma. Elettroencefalografìa. Tecnica attraverso la quale è possibile registrare dal cuoio capelluto l'attività elettrica cerebrale spontanea, a riposo. Questa registrazione (elettroencefalogramma) viene eseguita derivando tramite elettrodi applicati su vari punti prestabiliti del cranio le variazioni di potenziale elettrico degli elementi nervosi, amplificate in modo opportuno. Le oscillazioni dei potenziali cerebrali si possono riunire in diverse bande a seconda della frequenza. Nell'adulto normale, a riposo a occhi chiusi, prevale il ritmo alfa, con una frequenza di 8-13 Hz, che scompare dopo una stimolazione improvvisa (reazione d'arresto, mediata dalla sostanza reticolare ascendente del tronco encefalico). Sono presenti in quantità molto minore i ritmi beta (12-14 Hz), theta (4-7 Hz) e delta (0-3 Hz). Nell'infanzia e nell'adolescenza il ritmo di base è scarsamente regolare e pieno di ritmi lenti (theta e delta). L'indicazione più importante all'elettroencefalografìa è l'epilessia ma fornisce anche informazioni indicative sulla malattia di Alzheimer-Perusini. Viene molto utilizzato per lo studio della fisiologia del sonno.
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