Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 23/06/2007 @ 13:30:09, in Lettera D, visto n. 1631 volte)
farmaco antipertensivo che appartiene agli ACE inibitori.
Se ne assume una dose da 15 o 30 mg al giorno.
Disturbo psichico caratterizzato dalla presenza di idee deliranti, cioè di convinzioni intime del soggetto, non riconducibili a fatti reali. Il delirio può essere la manifestazioni di diverse patologie come la schizofrenia o la psicosi maniaco-depressiva. Si fa distinzione fra delirio confuso o lucido, nel primo la coscienza è offuscata, nel secondo vigile. Sono stati descritti tantissimi tipi di delirio a seconda delle convinzioni mostrate dai pazienti. Il delirio di persecuzione è il più frequente, il soggetto che ne è affetto è convinto di essere perseguitato da persone e di trovarsi sempre in ambiente ostile. Il delirio depressivo invece è legato a particolari angosce e caratterizzato da assoluto pessimismo (delirio di colpa, di rovina, di negazione ecc.); poi ancora c'è delirio mistico, che è la convinzione di particolari esperienze in rapporto con il divino. Nel delirio di negazione la realtà viene del tutto negata. La terapia dei deliri è sempre dipendente dalla malattia nella quale si manifestano.
Espressione latina usata che indicare una grave alterazione dello stato di coscienza ad insorgenza acuta caratterizzato da forte agitazione, allucinazioni e delirio. Può comparire negli alcolisti cronici o essere scatenato da malattie e traumi. Le allucinazioni sono per lo più visive e spesso terrificanti. Il trattamento si basa sulla somministrazione di vitamine del gruppo B, di insulina, glucosio e estratti corticosurrenali.
Grande muscolo superficiale della spalla. Esso copre l’articolazione scapolo-omerale, si inserisce ad un'estremità sulla scapola e sulla clavicola e all'altra sull'omero. È necessario per abdurre ed elevare il braccio, è innervato dal nervo ascellare.
La demenza è la perdita delle funzioni intellettive (il pensare, il ricordare, il ragionare) di severità tale da interferire con gli atti quotidiani della vita di un individuo. Non è una malattia, ma piuttosto un insieme di sintomi che possono accompagnare alcune malattie o condizioni fisiche. La causa e il grado di progressione delle demenze possono variare. Alcune delle malattie più note che provocano la demenza sono: la malattia di Alzheimer, la demenza multi-infartuale, la malattia di Huntington, la malattia di Pick, di Creutzfeldt-Jakob e il Parkinson. Altre condizioni che possono causare o imitare la demenza sono la depressione, tumori cerebrali, deficienze nutrizionali, traumi cranici, idrocefalo, infezioni (AIDS, meningite, sifilide), reazioni ai farmaci e problemi tiroidei.
Perdita della guaina mielinica che riveste le fibre nervose. Tale processo si verifica in numerose malattie neurologiche, ed è caratteristico delle sindromi così dette “demielinizzanti”, come la sclerosi multipla.
Eliminazione eccessiva da parte dell'organismo di sostanze minerali o sali. Si può verificare per uso prolungato di alcuni farmaci o per patologie croniche. Ad esempio nell'osteoporosi e nell'osteomalacia si ha demineralizzazione delle ossa.
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