La cannabis sarebbe associata a un livello più alto di testosterone e di spermatozoi. Lo rivela uno studio della T. H. Chan presso l’Università di Harvard, al quale hanno collaborato anche ricercatori dell’Ospedale Generale del Massachusetts
Gli scienziati hanno raccolto fra il 2000 e il 2017 oltre 1.100 campioni di sperma da 662 uomini con età media di 36 anni, tutti affetti da scarsa fertilità .
Il prof. Jorge Chavarro e i suoi colleghi hanno sottoposto ai volontari questionari sull’utilizzo della marijuana, scoprendo che il 55% dei pazienti aveva fatto uso della sostanza. L’11% era fumatore corrente, mentre il restante 44% l’aveva provata in passato.
Dall’incrocio dei dati è emerso che i fumatori di marijuana avevano in media 62,7 milioni di spermatozoi per millilitro contro i 45,5 milioni dei non fumatori.
Soltanto il 5% dei fumatori di marijuana aveva meno di 15 milioni di spermatozoi per millilitro, contro il 12% dei non fumatori. Inoltre, nei consumatori di marijuana risultava maggiore anche la concentrazione di testosterone.
Il nesso potrebbe risiedere in un’azione a livello del sistema endocannabinoide, che svolge un ruolo nella fertilità . Tuttavia, la ricerca lascia intendere anche che chi fuma troppa marijuana finisce con l’ottenere l’effetto opposto.
C’è tuttavia un’altra spiegazione possibile, ovvero che i soggetti che possiedono livelli più elevati di testosterone siano più facilmente indotti a comportamenti rischiosi, fra cui fumare marijuana, sostanza tuttora illegale in molti paesi.
La ricerca pubblicata su Human Reproduction consiglia comunque di rivolgersi al proprio medico curante e a non provare cure estemporanee e autoprescritte.
Andrea Sperelli
07/02/2019
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