Si tratta di un disturbo a causa del quale si è 'costretti' a ripetere - proprio come un'eco - le ultime parole dell'interlocutore. Non ne sono colpiti in pochi ma non per questo il comportamento da attuare deve essere impostato all'insegna della superficialità . Come qualsiasi altro disturbo, esso deve essere affrontato da parte dell'individuo che ne soffre subito e senza ritardo.
Come dichiara Stefano Pallanti, direttore dell'Istituto di neuroscienze di Firenze, "l'ecolalia non deve essere sottovalutata perché è un sintomo di diversi disturbi, dall'autismo a varie patologie neuropsichiatriche, anche gravi. Se si ha la sventura di esserne afflitti, sarà bene consultare un neurologo e affidarsi alle sue cure".
Esistono dei dati che, su base nazionale, indichino quanti italiani ne soffrano? Va detto che al momento non è stato redatto un censimento del genere. "Questo perché - ...
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