Dai crostacei arriva un rimedio naturale ed ecosostenibile per la cicatrizzazione delle ferite riducendo il tasso di formazione di cheloidi e cicatrici ipertrofiche (crescita anormale di tessuto fibrotico di aspetto cicatriziale) e riducendo il rischio di infezioni.
Si tratta delle nanofibrille di chitina (CN), un derivato poliglucosidico naturale d'origine zuccherina ricavato dai residui della lavorazione dei crostacei. Presentano una struttura molecolare simile all'acido ialuronico, di grandezza pari a circa 240-300nm. Intrappolato nelle maglie di un altro zucchero, il chitosano, forma un sottile film protettivo capace di indurre emostasi, bloccare la proliferarazione dei microrganismi patogeni e favorire una rapida cicatrizzazione della cute. Inoltre legato all'acido ialuronico è in grado di formare nanoparticelle che possono legare diversi ingredienti attivi come la melatonina, la ...
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