Un rene nuovo ricavato dalle cellule staminali. È questa la sfida che si sono posti i nefrologi di tutto il mondo, l'adozione della medicina rigenerativa come obiettivo ideale di una battaglia alle patologie renali che non può essere vinta solo con il ricorso al trapianto. Troppo pochi, infatti, i reni a disposizione per soddisfare la domanda sempre più alta, e troppo alto ancora il prezzo da pagare per il trapiantato in termini di qualità di vita.
Ma questo desiderio si scontra con le difficoltà poste innanzitutto dalla natura dell'organo, il più complesso dopo il cervello. Nel rene coabitano milioni di cellule appartenenti ad almeno 64 categorie diverse, tutte originate da una manciata di staminali identiche. Tutte le cellule devono occupare uno spazio ben definito pena il mancato corretto funzionamento dell'organo.
Per questo, il lavoro dei ricercatori è complicatissimo. Se si parte ...
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