Un importante studio multicentrico è stato pubblicato su Schizophrenia Bulletin, tra le più autorevoli riviste internazionali dedicate a questa patologia, dal titolo “DRD2 Genotype-Based Variation of Default Mode Network Activity and of Its Relationship with Striatal DAT Binding”.
Avvalendosi delle più recenti tecniche di neuroimmagine funzionale, utilizzate per identificare le specifiche aree del cervello che vengono attivate quando un soggetto compie un determinato compito, al fine di analizzare la relazione tra la loro attività e le funzioni alle quali sottendono, il gruppo di studio ha potuto identificare in che modo la diversa concentrazione dei recettori D2 presenti nel Corpo Striato del cervello influenzi l’attività del Default Mode Network (DMN), circuito fortemente implicato in gravi stati patologici, quali la schizofrenia. Lo studio è stato realizzato su soggetti normali, che ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
55698 volte