La possibilità di essere contagiati dal nuovo coronavirus attraverso il contatto con un oggetto contaminato è in realtà molto bassa. A sostenerlo è un nuovo studio della Tufts University che ha analizzato le superfici presenti in diversi contesti pubblici, dalle maniglie delle porte dei negozi ai tasti del bancomat.
Sebbene in molti casi queste superfici siano risultate contaminate da Sars-CoV-2, la carica virale presente era troppo bassa per impensierire la prima linea di difesa del sistema immunitario, ammesso che il soggetto si tocchi il viso dopo aver toccato l’oggetto contaminato.
La stragrande maggioranza delle infezioni, quindi, avviene per via aerea, attraverso droplet e aerosol prodotti dalle persone contagiate.
Lo studio, pubblicato al momento solo su MedRxiv – portale che ospita ricerche ancora in attesa di revisione paritaria -, ha analizzato fra marzo e giugno 33 ...
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