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alla 1° pagina..) di 4,7 millimetri di mercurio la pressione sistolica - cioè la massima - e di 2,1 la diastolica, ovvero la minima.
La musica di Strauss ha prodotto rispettivamente una riduzione di 3,7 e 2,9 millimetri, mentre nessun effetto è stato registrato dopo l'ascolto degli Abba.
Anche uno studio dell'Università di Oxford segnala l'efficacia della musica classica per la salute del cuore.
Gli studiosi inglesi hanno verificato l'effetto della musica di Beethoven e Verdi sulla frequenza cardiaca e sulla pressione sanguigna, entrambe ridotte grazie alle note dei grandi compositori classici.
Non tutta la musica classica è uguale, però. Dopo aver preso in esame diversi lavori scientifici basati sull'indagine degli effetti prodotti dai vari tipi di musica, i ricercatori inglesi sono giunti alla conclusione che per ridurre la pressione e la frequenza cardiaca è necessaria la musica classica che segue un particolare ritmo (10 secondi). I ritmi più veloci, come ad esempio le Quattro Stagioni di Vivaldi, non producono effetti benefici sul cuore.
Peter Sleight, autore dello studio e cardiologo presso l'ateneo inglese, spiega: «La musica si usa già come terapia rilassante, ma questo lavoro ha revisionato gli studi sull'argomento e controllato la loro efficacia. Abbiamo fornito una migliore comprensione di come le note di brani classici molto famosi e soprattutto determinati ritmi possano avere precisi effetti sul cuore e sui vasi sanguigni. Ma sono necessari ulteriori studi - conclude - che potrebbero ridurre lo scetticismo, ancora imperante, sul ruolo terapeutico della musica».
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23/06/2016 Andrea Sperelli
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Gentile Utente
....si se fosse davvero un problema del r. cervicale potrebbe essere [...]
Gentile Utente
Le ho risposto nell'altra Sua mail.
[...]
Gentile Utente,
giusta valutazione quella del Collega fisiatra. Proiezioni dinamiche e un [...]